[B900] Notizie/A - CfP: Litterature et nouveaux mass-media en Italie

Redazione di Bollettino '900 redazione at boll900.it
Mon Mar 26 19:53:39 CEST 2007


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    BOLLETTINO '900 - Notizie / A, aprile 2007

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SOMMARIO:

- CfP: LITTERATURE ET NOUVEAUX MASS-MEDIAS
   EN ITALIE (1970-2007)
   29 et 30 novembre 2007
   Universite Stendhal-Grenoble 3 (France)
   Scadenza: 15 maggio 2007

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LITTERATURE ET NOUVEAUX MASS-MEDIAS
EN ITALIE (1970-2007)
Colloque des 29 et 30 novembre 2007 -
Universite Stendhal-Grenoble 3 (France)

Les quarante dernieres annees ont vu les moyens
de communication subir des changements decisifs,
avec l'irruption de vecteurs nouveaux, qui ont
pris une place grandissante dans la realite quotidienne.
Dans les annees 50, la television commence a entrer
dans les foyers europeens, mais ce n'est qu'a partir
des annees 70 qu'elle devient l'incontournable
instrument de communication et d'information de
masse qu'on connait aujourd'hui - ou information
doit aussi s'entendre dans son acception moins
banale. Plus recemment, le developpement d'internet
et l'essor de la telephonie mobile ont marque une
nouvelle etape de ce qu'on peut considerer comme
une rupture au moins aussi decisive, sinon
davantage, que celle que determina l'invention
de l'imprimerie.

La societe italienne est un miroir singulierement
reflechissant de ces questions. La television y a fait,
plus que dans d'autres pays d'Europe, l'objet de
tensions et d'enjeux politiques. On peut dire, d'une
part, que c'est la television qui a pris en charge
l'achevement de l'unification du pays, avec pour
consequence un risque d'"homologation" linguistique
et ideologique tres tot denonce par Pasolini.
D'autre part, la television privee s'est taille
des les annees 70 une part notable du "marche",
banalisant la connivence entre sphere politique,
marchandise et spectacle ; le soudain succes electoral
d'un magnat des medias - premiere fortune privee du
pays, patron de grands groupes de presse, de plusieurs
des plus importantes maisons d'edition italiennes, et
des trois chaines a diffusion nationale,
representant pres de la moitie de l'audience - en a
ete un symptome et un symbole manifestes, et il ne
se comprend pas sans tenir compte de la pregnance
de la television dans le faconnement de l'opinion
publique.

Sur un plan theorique general, et a considerer
l'Italie en particulier, on est fonde a supposer
que les modes et les codes de representation du
monde ont ete profondement affectes par l'irruption
de la television et autres mass-medias recents,
qu'on se situe a l'echelle de l'individu ou de la
collectivite, qu'on soit citoyen ordinaire ou homme
public, qu'on aborde la question du point de vue de la
psychologie ou de celui de la sociologie. Le statut
meme de l'ecrivain en a vraisemblablement ete change:
l'ecrivain se trouve souvent confronte (ne serait-ce
que par l'intermediaire ou la volonte de son editeur)
a l'emprise des nouveaux mass-medias (notamment la
television et internet) pour tout ce qui touche a son
image publique et a la visibilite de son travail, et les
criteres qui president a l'attribution publique du nom
d'ecrivain ont ete en partie redefinis.

Le colloque se proposera d'examiner les divers avatars
de la rencontre entre litterature narrative et mass-medias.
A partir des romans et des nouvelles de la periode,
on s'attachera en particulier aux questions suivantes:
comment la litterature rend-elle compte de ces revolutions?
Comment enregistre-t-elle le passage a l'ere de la
communication de masse? Comment ce medium "ancien"
se situe-t-il par rapport aux nouveaux venus? Y a-t-il,
par exemple, une "querelle des valeurs", une
complementarite reconnue, la perception d'une menace
sur la survie meme de la litterature? Et inversement:
comment ces changements inflechissent-ils la litterature,
non seulement dans ses themes, ses situations, ses
personnages, mais aussi dans ses procedes langagiers
ou ses conventions narratives? Est-il possible de
reperer des tendances ou des modes litteraires qui
ne pourraient se comprendre que comme epiphenomenes
de la domination d'autres medias? Les "emissions
litteraires" ont-elles une incidence sur l'evolution
de la litterature? Internet serait-il, meme, une
nouvelle fabrique de la litterature, ou une
fabrique d'une litterature nouvelle?

Les propositions de communication seront envoyees a:

christophe.mileschi at wanadoo.fr
l.scotto at wanadoo.fr
Habiba.Naili at u-grenoble3.fr

(ou par la poste: Habiba Naili, UFR LLCE,
Secretariat Recherche, Universite Stendhal-Grenoble 3,
BP 25, 38040 Grenoble cedex 9)

de facon a parvenir au plus tard le 15 mai 2007.
Le comite scientifique repondra avant fin juin.

Comite scientifique :
Martine Bovo, Leonardo Casalino, Christophe Mileschi,
Enzo Neppi, Alain Sarrabayrouse, Laurent Scotto


LETTERATURA E NUOVI MASS-MEDIA IN ITALIA
(1970-2007)
Convegno del 29-30 Novembre 2007
Universite Stendhal-Grenoble3 (Francia)

Gli ultimi quarant'anni hanno visto i mezzi di
comunicazione subire dei cambiamenti decisivi, con
l'irruzione di nuovi protagonisti che hanno preso
un posto sempre piu' rilevante nella realta'
quotidiana. Negli anni '50 la televisione comincio'
ad entrare nelle case degli italiani, ma fu soltanto a
partire dagli anni '70 che essa divenne l'insostituibile
strumento di comunicazione e informazione di massa che
conosciamo oggi. Naturalmente la parola informazione
deve essere qui intesa nella sua accezione meno banale.
Piu' recentemente lo sviluppo d'Internet  e l'estensione
della telefonia mobile hanno segnato una nuova tappa di
quella che si puo' considerare una svolta storica
almeno altrettanto importante - se non di piu' - di
quella che determino' l'invenzione della stampa.

La societa' italiana puo' essere considerata come uno
specchio particolarmente interessante di questi
cambiamenti. La televisione e' infatti diventata,
piu' che in altri paesi europei, l'oggetto di polemiche
e giochi politici. Se, da un lato. si deve riconoscere
il ruolo fondamentale del mezzo televisivo nel processo
di unificazione linguistica del paese - con i rischi di
"omologazione" linguistica e ideologica immediatamente
denunciati da Pasolini -, dall'altro si puo' ormai
constatare come la televisione privata si sia nel corso
degli ultimi decenni impossessata di una parte
considerevole del "mercato", banalizzando la convivenza
tra sfera politica, pubblicita', e spettacolo.
Il folgorante successo elettorale di un magnate dei
media - prima fortuna privata del paese, proprietario
del piu' grande gruppo editoriale italiano e di tre
reti televisive (equivalenti a circa la meta'
dell'audience) - ne e' stato il sintomo e il simbolo
piu' evidente, difficile da comprendere senza tenere
conto del ruolo fondamentale che la televisione
svolge nel forgiare l'opinione pubblica.

Su un piano teorico generale e nel caso specifico
dell'Italia in particolare, si puo' affermare che
le forme e i codici di rappresentazione del mondo
sono stati profondamente influenzati dall'irruzione
della televisione e degli altri mass-media piu'
recenti, sia nella sfera individuale e collettiva,
sia se si affronti la questione da un punto di
vista sociologico o psicologico. Lo statuto stesso
di scrittore e' verosimilmente cambiato: lo scrittore,
oggi, si trova spesso a fare i conti (non fosse altro
attraverso la mediazione o la volonta' dell'editore)
con il ruolo giocato dai nuovi mass-media (in
particolare la televisione e internet) per tutto
quello che concerne la sua immagine pubblica e la
visibilita' del suo lavoro. Gli stessi criteri che
determinano l'attribuzione pubblica del nome di
"scrittore" sono stati in parte ridefiniti.

Il convegno si proporra', dunque, di esaminare
i diversi aspetti dell'incontro tra letteratura e
mass-media. A partire da romanzi e racconti di
questo periodo saranno particolarmente analizzate le
seguenti questioni: come la letteratura ha reso
conto di queste enormi trasformazioni? Come essa ha
registrato il passaggio all'era della comunicazione
di massa? Come questo strumento "antico" si situa
in relazione ai nuovi venuti? Esiste, per esempio,
una polemica sui valori, una complementarita'
riconosciuta, la percezione di una minaccia alla
sopravvivenza stessa della letteratura? E, al
contrario, come questi cambiamenti influenzano
la letteratura non solamente nella scelta delle
situazioni e dei personaggi, ma anche nei suoi
processi linguistici o nelle sue convenzioni
narrative? E' possibile, in ultima analisi,
identificare delle tendenze o delle mode
letterarie che non possano essere comprese se
non come epifenomeni della dominazione di altri
media? Le "trasmissioni culturali" incidono
sull'evoluzione della letteratura? Internet,
infine, puo' diventare una nuova fabbrica di
letteratura o una fabbrica di una nuova
letteratura?

Le proposte di comunicazioni verranno mandate a

christophe.mileschi at wanadoo.fr
l.scotto at wanadoo.fr
Habiba.Naili at u-grenoble3.fr

(o per posta: Habiba Naili, UFR LLCE,
Secretariat Recherche, Universite
Stendhal-Grenoble 3, BP 25, 38040
Grenoble cedex 9)

in modo da arrivare non oltre il 15 maggio 2007.
Il comitato scientifico rispondera' entro la fine di giugno.

Comitato scientifico:
Martine Bovo, Leonardo Casalino, Christophe Mileschi,
Enzo Neppi, Alain Sarrabayrouse, Laurent Scotto

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(c) Bollettino '900 - versione e-mail
Electronic Newsletter of '900 Italian Literature
Notizie/A, aprile 2007. Anno XIII, 2.

Direttore: Federico Pellizzi
Redazione Newsletter: Michela Aveta, Eleonora Conti,
Anna Frabetti, Claudia La Via, Luisa Magnoli,
Giuseppe Nava, Saverio Voci.

Dipartimento di Italianistica
dell'Universita' di Bologna,
Via Zamboni 32, 40126 Bologna, Italy,
Fax +39 051 2098595; tel. +39 051 2098595/334294.
Reg. Trib. di Bologna n. 6436 del 19 aprile 1995.
ISSN 1124-1578

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