[Genitori_Tabacchi] R: Esselunga

Mer 7 Ott 2015 10:15:14 CEST

Concordo con la sig,ra Donatella Monnini.
Aggiungo, inoltre, che molti dei miei colleghi, pur non avendo figli che frequentano scuole (medie e/o superiori), mi portano i buoni perche' comunque fanno la spesa in questi centri commerciali non avendo, diciamo, alcuna pressione anzi: la reputano una buona opportunita'.
Altre catene hanno iniziative di questo tipo (vedesi Coop, Conad etc) e non mi sembra ci siano state polemiche in tal senso.
Se non c'e' un intervento dello Stato, perche' essere contro a tali iniziative?
Forse mi sbaglio, ma se devo pagare un contributo "volontario" e vedere poco o niente per gli studenti, perche' non aderire ad iniziative (scusate la ripetizione di parola) di questo tipo?
Questo il mio semplice pensiero.
Buona giornata.
Monica Palmieri (mamma di Vittorio Pisani).

Da: Mailman [mailto:mailman-bounces a lists.boll900.it] Per conto di Federico Pellizzi
Inviato: mercoledì 7 ottobre 2015 10:01
A: mailman a lists.boll900.it
Oggetto: Re: [Genitori_Tabacchi] Esselunga

Inoltro alla lista questo intervento di Donatella Monnini,  in risposta ai commenti sull'iniziativa di Esselunga per la scuola. Aggiungo che sono pienamente d'accordo con Donatella.
Un saluto a tutti
Federico Pellizzi

-------- Messaggio Inoltrato --------
Oggetto:

[thouar-gonzaga] Re: [Genitori_Tabacchi] [più leggibile] qualche considerazione sulla vicenda Esselunga

Data:

Wed, 7 Oct 2015 09:08:00 +0200

Mittente:

Donatella Monnini donatellamonnini a alice.it<mailto:donatellamonnini a alice.it> [thouar-gonzaga] <thouar-gonzaga a yahoogroups.com><mailto:thouar-gonzaga a yahoogroups.com>

Rispondi-a:

thouar-gonzaga a yahoogroups.com<mailto:thouar-gonzaga a yahoogroups.com>

A:

thouar-gonzaga a yahoogroups.com<mailto:thouar-gonzaga a yahoogroups.com>

PREMESSA: NON RIESCO A INVIARE A SPAZZALI E MAILMAN LISTS, se potete farlo voi, grazie!

Buongiorno signori, visto che la comunicazione è rivolta a tutti intervengo.

Sono Donatella Monnini, la mamma di una studentessa di terza media dell'istituto di via Tabacchi.
Scusate ma le vostre mi sembrano polemiche sterili. Io invece sono dell'idea che un'iniziativa "buona" come questa presa da un'azienda popolare come Esselunga sia solo da premiare. Ancora di più in un momento buio per la Scuola come quello che stiamo vivendo, con uno Stato che da anni ignora la Scuola con i suoi bisogni anche in termini economici. Sottolineo che da anni Esselunga si prodiga in iniziative sociali e umanitarie anch'esse assolutamente da premiare. Mi pare la vostra una mentalità retrograda che tende a categorizzare e immobilizzare le diverse entità che compongono una nazione, una vita sociale, in un mondo dove in tutti gli ambienti lavorativi e sociali assistiamo sempre più spesso, ma poco in Italia, a intelligenti modelli trasversali di socializzazione, collaborazione e comunicazione (vedi locali di ristorazione che diventano anche librerie per esempio). Cerchiamo di non restare indietro, di non essere ottusi nell'ostinazione di trincerarci ognuno nella sua piccola categoria impedendoci di approfittare di utili opportunità che solo allargano possibilità allo studio e alla conoscenza.  Che importanza ha che Esselunga ne abbia un rientro economico? Se ha fatto un buon lavoro se lo merita. Eventualmente quello che preoccupa in merito alle grosse catene di supermercati è che è scomparso il piccolo commercio, è questa la conseguenza che trovo più triste e ingiusta. Ma che Esselunga  prenda accordi con produttori di oggetti tecnologici utili alle scuole che mai ci verrano forniti dallo Stato e ce li fornisca col semplice atto di farci la spesa non mi sembra eticamente scorretto.
Sarebbe come dire che il British Museum di Londra (con entrata gratuita e sempre in attivo) fa un'azione scorretta perché al suo interno ha aperto un locale per il ristoro e un bookshop che vende di tutto (lo fanno anche diversi nostri musei ma con l'entrata a pagamento) fa un'azione eticamente scorretta perché trae i suoi guadagni dalla vendita di oggetti al bookshop e al bar, perché fare la spesa e consumare cibo è eticamente scorretto e azione esecrabile e di bassa levatura, invece che far pagare il biglietto. Ma vi rendete conto di come bloccate le vostre menti? La gente fa già la spessa all'Esselunga senza la necessità di una simile invitante iniziativa. Non intendo fare pubblicità a nessuno, per carità, ma risulta essere da sondaggi di marketing il miglior supermercato per rapporto qualità/ prezzo da anni, quindi le famiglie lo frequentano comunque. In fondo se ci pensate paghiamo tutto, anche le spese per la nostra amata e maltrattata Scuola coi soldi che depositiamo nelle nostre sporche banche, che a parte la Banca Etica, finanziano l'acquisto di armi in tutto il mondo. Questo è ben più grave in termini di Etica vi pare?
I nostri figli vanno a scuola con abiti scarpe e telefoni sposorizzatissimi, insomma dappertutto siamo bombardati da pubblicità di ogni cosa, che ci possiamo fare? Quello che vorrei comunicare è: traiamo il buono da qualunque fonte arrivi (a meno che non si tratti di associazioni mafiose o terroristiche) e insegniamo ai nostri figli semmai a comportarsi bene nel quadro di questo gran marasma che è diventata la nostra società oggi, ma non mettiamoci sterili paraocchi e per finire, grazie Esselunga che ci fornisci materiale utile alla scuola che lo Stato non ci fornirà mai.
Buona giornata
Donatella Monnini

Il giorno 03/ott/2015, alle ore 00.32, tommaso spazzali ha scritto:

Buonasera a tutt*,

questa sera, alla fine della riunione di Consiglio di Istituto, ho chiesto di leggere e allegare a verbale le considerazioni che seguono.
Ho aspettato la riunione di oggi per correttezza nei confronti dei consiglieri e della Dirigente, ma sono indirizzate a tutti.

ciao
tommaso
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Milano 29/9/2015

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