[B900] Notizie/F - CfP: Memoria e oblio, le scritture del tempo
Redazione di Bollettino '900
redazione at boll900.it
Sun May 13 01:10:18 CEST 2007
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BOLLETTINO '900 - Notizie / F, aprile 2007
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SOMMARIO:
- Memoria e oblio: le scritture del tempo
CONVEGNO dell'ASSOCIAZIONE PER GLI
STUDI DI TEORIA E STORIA COMPARATA
DELLA LETTERATURA,
LECCE, 24-26 ottobre 2007
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Memoria e oblio: le scritture del tempo
CONVEGNO dell'ASSOCIAZIONE PER GLI STUDI DI
TEORIA E STORIA COMPARATA DELLA LETTERATURA,
organizzato dall'
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SALENTO
LECCE, 24-26 ottobre 2007
Con la temporalita' si configura l'uomo "significato"
dalla letteratura come soggetto narrativamente
identitario, che cerca di ricostruire il suo vissuto,
il suo intreccio d'esperienza, ricercandosi tra
oblio e ricordo; che tende a proiettarsi nel suo
futuro di desiderio, agendo tra immaginazione e attesa.
La contemporaneita' letteraria (si pensi a Svevo,
Joyce, Th. Mann, Proust soprattutto, Woolf, Yourcenar)
si caratterizza sempre piu' come 'pensiero' della
coscienza "interna" del tempo; flusso verbale di
coscienza tra simultaneita' e successione temporale;
costruzione dell'identita' del se' "possibile",
proiettato in un mondo probabile, "al congiuntivo":
insomma, la letteratura si fa "custode del tempo,
nella misura in cui non vi sarebbe tempo pensato
se non raccontato". La riflessione e' di Ricoeur,
che, insieme con Bachtin, Barthes, Benveniste,
Todorov, Greimas, Lotman, Weinrich, Frye, Kermode,
Elias, Eliade, Jesi, de Martino, rappresenta un
riferimento obbligato per riflettere sul tempo del
testo e della scrittura, in rapporto al tempo del
mondo e della lettura; sulle differenze tra
rappresentazioni del tempo vissuto e del tempo
storico della realta', in relazione al tempo
della finzione e della variazione immaginativa
della temporalita', attraverso cui si creano i
diversi modi di 'scrivere' il tempo secondo i
modelli culturali in cui l'autore si riconosce;
in base anche al tipo di genere con cui egli
sceglie di rappresentare l'evolversi temporale
dell'avventura umana raccontata o il "sentimento
del tempo" che egli vuole liricamente configurare.
Esistono, in effetti, molte forme espressive della
temporalita' e molteplici scritture letterarie del
tempo, attraverso cui si rappresenta come temporale
pure l'esperienza del rapporto complesso tra
enunciazione ed enunciato; si compone come distanza
"in prospettiva" la relazione tra voce narrante
(con suo punto di vista), personaggio agente e
coscienza "in esame" con se stessa, nella forma
del soliloquio o del dialogo con una terza persona,
alla quale raccontare e/o con la quale raccontarsi
e raccontare, attraverso la propria individuale
esperienza, il vissuto anche collettivo del comune
tempo storico.
Questo e tanto altro, ovviamente, si puo' (si deve)
dire del tempo; al fine di delimitarne il campo
discorsivo e, facendo riferimento allo specifico
compositivo della scrittura letteraria, si propone
di argomentare la tematica del Convegno secondo i
seguenti motivi conduttori:
1) Memoria, oblio e scrittura narrativa del tempo
Analisi di un testo di gruppi di testi secondo le
diverse modalita', epoche e poetiche del racconto
come rappresentazione del tempo; esperienza
dell'oblio e della memoria come fattori costitutivi
dell'immaginario personale e collettivo: la
rappresentazione delle esperienze di formazione
dall'infanzia alla maturita', il diario, il genere
delle "confessioni", l'autobiografia, l'autobiografismo,
le vite immaginarie, i mondi possibili nel tempo
immaginato, il racconto in "flash back", prolessi
e analessi, le strategie dell' oblio, i falsi
ricordi, le epifanie, le rivelazioni, le faglie
temporali che mutano la prospettiva e dunque
il significato del racconto, l'esperienza nodale
nel tempo che, mutando la prospettiva, il punto
di vista, muta anche il significato di cio' che
si narra. Il persistere del passato nel presente
verso il futuro; il passato come revenant che
infesta il presente; il passato come nostalgia.
Il tempo nella science fiction, nell'utopia, nel
genere fantasy. Il romanzo come macchina del tempo.
2) La scrittura della storia come "guerra con il
tempo", richiamo in vita o imbalsamazione (Manzoni),
ascolto delle voci dimenticate, ammutolite dalla
storia (da Thierry a E. P. Thompson, alla microstoria,
al neostoricismo). Storia, dramma e romanzo storico:
la retorica narrativa della storia (Hayden White),
i manoscritti ritrovati e le falsificazioni
autenticanti di cronache, documenti. L'esperienza
individuale della storia e l'esperienza collettiva
(da Scott, Manzoni, Tostoji fino alla Elsa Morante
de *La storia*); i grand recits, la storia (obliata)
dei vinti e quella rammemorata dei vincitori
(Benjamin, *Tesi di filosofia della storia*).
Romanzo e dramma storico come macchina del tempo.
3) Critica, teoria letteraria e problematiche
testuali della temporalita': il dibattito nelle
poetiche esplicite o implicite: dalla questione
dell'unita' di tempo e d'azione nel dramma classico
alle infrazioni, e alla creazione di una nuova
unita' del tempo della rappresentazione del nuovo
teatro inglese e spagnolo tra Cinque e Seicento e
fino alla Hamburgische Dramaturgie di Lessing contro
l'osservanza delle unita' nelle poetiche della
tragedia eroica di matrice francese; gli aspetti
teorici della rappresentazione del tempo nella
tradizione romanzesca, a partire dall'antichita'
e dal medioevo sullo sfondo del dibattito teorico
degli anni piu' recenti (Weinrich, Tempus,
H. Todorov, *Logique du temps*, N. Elias,
*Saggio sul tempo*, R. Aron, *La philosophie
critique de l'histoire*, Frye, *tempo che opprime,
tempo che redime*, Tolmin e Goodfield, *The
Discovery of Time*, Pomian, *L'ordine del tempo*,
Dilthey, Rickert, Simmel, Weber; M. Schneider,
*La narrativite'*; Mendilow, *Time and the
Novel*, Tobin, *Time and the Novel*, Pouillon,
*Temps and Roman*, Ricoeur, *Histoire et verite'*
e *Temps et recit*; Segre, *Struttura e tempo*;
Ralegh, *Time, Place and Idea*; Kate Hamburger,
*Die Logik der Dichtung*, G. Muller,
*Morphologische Poetik*, naturalmente Genette,
il concetto di cronotopo in Bachtin ecc.). Si
pensi anche ai rapporti tra diegesi e mimesi,
tempo del racconto e tempo raccontato, tempo
della rappresentazione e tempo rappresentato,
intrigo e fabula, distribuzione dell'informazione,
tempo del mito e del gioco e tempo del vissuto,
Aion e Chronos, tempo circolare o ciclico e
tempo lineare, tempo e destino al principio
di determinazione e di indeterminazione temporale.
Come si capisce le suggestioni portate alla
letteratura e alla teoria letteraria da filosofia,
psicoanalisi, antropologia, oltre che dalla
fisica sono evidentemente importanti.
4) Tempo e scrittura lirica del ricordo. Le figure
retoriche e iconiche del tempo in poesia e anche
negli spazi lirici che si possono trovare nel
racconto in prosa o nella produzione drammatica
(il fiume e il mare come tempo lineare e tempo
circolare, aion e chronos, le Parche, Mnemosyne,
la fama, il tempo divoratore, il tempo galantuomo
ecc.); compresenze e intersezioni, continuita',
persistenze, discontinuita'. La poesia come
strategia di immortalita' in conflitto contro
il tempo e l'oblio. La poesia della memoria e
dell'infanzia. Il tempo, le figure e gli oggetti
come figure del tempo. La poesia come
rammemorazione e ripiegamento su di se' e
conoscenza di se' come stratificazione del
vissuto. La nostalgia e la poesia come ritorno
nel tempo interiore della memoria. I luoghi del
tempo e della memoria, infinito spaziale ed
eterno temporale: tempo, sublime, nulla:
l'ineffabile come confine invalicabile
eppure fine, scopo ultimo del dire poetico .
L'impossibilita' del ritorno a luoghi perduti
nel tempo. La persistenza del passato
nel presente. L'uso dei tempi verbali.
Le annotazioni, di cui sopra, spesso sovrapponibili
nelle diverse sezioni dedicate alla narrativita',
alla teoria, alla lirica, sono, per quanto diffuse,
certo incomplete e da prendersi solo come spunti
esemplificativi della complessita' della problematica
proposta. Le argomentazioni indicate sono,
pertanto, suscettibili di mutamenti a seconda
delle proposte di intervento.
Per quanto riguarda la 'composizione' organizzativa
del convegno, si prevedono sessioni plenarie per le
Relazioni 'su invito' (ognuna della durata di 30 minuti)
e sessioni seminariali parallele per le
Comunicazioni (tempo di parola: 15 minuti).
Si chiede agli Studiosi, che vorranno presentare
una loro Comunicazione, di riferirsi preferibilmente
alle tematiche 'seminariali', riguardanti:
a) La scrittura narrativa e storico-narrativa del tempo
b) La teoria-critica della temporalita' letteraria,
in rapporto anche alle altre forme di scrittura del
tempo, quali la storia, l'antropologia, la psicologia, ecc.
c) La scrittura poetica del ricordo, della temporalita'
memoriale
Al fine di vagliare e selezionare le proposte di
intervento (operazione indispensabile per 'necessari'
ed evidenti motivi organizzativi), ogni Studioso
interessato puo' far pervenire, per posta elettronica,
ENTRO IL 31 MAGGIO p.v., il proprio Abstract
(lunghezza: 1500-2000 battute, spazi inclusi) ai
Coordinatori del seminario prescelto, Proff.:
Massimo Fusillo (L'Aquila, email:massimo.fusillo at gmail.com)
Donata Meneghelli(Bologna, email:pe14066 at iperbole.it) (tema a)
Mario Domenichelli (Firenze, email:mario.domenichelli at unifi.it )
Pierluigi Pellini (Siena, email:pellini at unisi.it) (tema b)
Marina Giaveri (Napoli, email: mtgiaveri at iuo.it)
Franco Marenco(Torino, email: marencof at tin.it ) (tema c)
In seguito, verranno date informazioni piu' dettagliate
per quanto riguarda le fasi organizzative del convegno
carlo a. augieri (Lecce, email: c.augieri at ateneo.unile.it)
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Notizie/F, aprile 2007. Anno XIII, 2.
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Dipartimento di Italianistica
dell'Universita' di Bologna,
Via Zamboni 32, 40126 Bologna, Italy,
Fax +39 051 2098595; tel. +39 051 2098595/334294.
Reg. Trib. di Bologna n. 6436 del 19 aprile 1995.
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